Le ascelle sono una zona anatomica estremamente ricca di terminazioni nervose, di ghiandole e di vasi sanguigni, per cui è piuttosto facile che possano infiammarsi, provocando una sintomatologia dolorosa.
Pertanto è necessario, qualora si manifestassero sintomi specifici, intervenire tempestivamente, per evitare complicazioni (in alcuni casi anche piuttosto gravi).
Sintomi del dolore alle ascelle
Chi soffre di dolore alle ascelle generalmente è affetto dai seguenti sintomi:
• linfonodi gonfi;
• bruciore cutaneo;
• gonfiore dell’area;
• formicolio e intorpidimento;
• dolore (che può essere lieve, moderato o grave).
Cause del dolore alle ascelle
1. Contrazione muscolare
Una lesione di questo tipo produce un’immediata sensazione dolorifica acuta all’area interessata, particolarmente in seguito a sforzi fisici.
La tensione delle fibre muscolari, infatti, è responsabile di rigidità, contratture, affaticamento e sofferenza, innescate da un’infiammazione distribuita all’intera zona ascellare.
È chiaro che la qualità della vita del paziente risulta fortemente deteriorata dato che anche le minime attività quotidiane possono causare dolore.
In molti casi si è rivelato risolutivo effettuare frequenti impacchi freddi sulla pelle, associando anche una mirata terapia a base di farmaci antinfiammatori di tipo FANS.
Il riposo è raccomandato per almeno 4-6 settimane.
2. Linfoadenite ascellare
La linfoadenite è un’infiammazione delle ghiandole linfatiche che sono molto numerose sotto alle ascelle.
Quando i linfonodi si infiammano di solito aumentano di volume e appaiono duri al tatto, anche se non sempre sono dolenti.
Un simile quadro morboso solitamente interessa anche il collo e l’inguine.
I sintomi associati alla linfoadenite ascellare sono:
• episodi febbrili;
• evidente aumento di dimensioni;
• durezza alla palpazione;
• arrossamento della zona interessata;
• intorpidimento e perdita di sensibilità;
• dolore (non sempre presente).
Nella maggior parte dei casi questo disturbo dipende da una forma infiammatoria, che può essere diagnosticata in base a specifici analisi di laboratorio.
Tuttavia per escludere l’ipotesi di neoplasia alle ghiandole è sempre opportuno eseguire una biopsia citologica che richiede il prelievo di qualche cellula che poi viene sottoposta ad esame istologico.
3. Angina pectoris
L’angina pectoris è una grave malattia cardiaca derivante dall’insufficiente irrorazione sanguigna al miocardio che, di conseguenza, non riesce a svolgere le sue funzioni fisiologiche.
Il disturbo si manifesta con un forte dolore al petto che spesso si irradia anche in zona ascellare, causando difficoltà di movimento a braccia, collo e spalle.
Quando il dolore alle ascelle è associato a una sofferenza toracica, a mancanza di respiro, a vertigini, tachicardia e astenia è indispensabile contattare tempestivamente il medico poiché potrebbe trattarsi di angina pectoris che, all’esordio, presenta sintomo poco definiti (tra cui anche il male alle ascelle).
4. Idrosadenite suppurativa
Si tratta di una patologia cronica caratterizzata dalla comparsa di noduli e ascessi in zone dove sono presenti ghiandole esocrine, come quelle sudoripari localizzate sotto alle ascelle.
5. Tumore al seno
In caso di carcinoma al seno, il dolore alle ascelle è associato ai seguenti sintomi:
• inversione del capezzolo;
• noduli palpabili alla mammella;
• arrossamento, prurito e bruciore;
• desquamazione a livello dell’areola mammaria;
• modificazione di forma e dimensioni della mammella.
Bisogna sempre rivolgersi al medico in presenza anche di uno soltanto di tali sintomi.
6. Reflusso gastro-esofageo
I pazienti affetti da reflusso gastro-esofageo possono lamentare anche bruciore e dolore sotto-ascellare provocato da un’infiammazione dovuta all’iper-secrezione di succo gastrico e ad anomalie funzionali della giunzione gastro-esofagea, che non è in grado di rendere unidirezionale il passaggio del cibo.